OTTAVA di PASQUA o della DIVINA MISERICORDIA
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RUBRICHE > Riflessioni sul Vangelo
10-04-2021
OTTAVA DI PASQUA O DELLA DIVINA MISERICORDIA
DOMENICA 11 APRILE 2021
Ottava…di Pasqua anche se nel deserto siamo ancora il tempo di Pasqua durerà 50 giorni, che lo Spirito ci aiuti ad uscire da questa situazione….stanchezza, non così tra voi ci direbbe Gesù…
Otto giorni dopo sempre ci raggiunge il Vangelo di Tommaso, il ritardatario, immagine di noi ritardatari forse perché feriti non dalla passione del Signore ma da quella nostra, dalla vita….e il Signore arriva come abbiamo sentito la sera di quello stesso giorno, la sera di Pasqua per confermare quella fede che si era appena accesa nei loro cuori grazie all’annuncio delle donne, alla corsa al sepolcro di Pietro e Giovanni, all’annuncio dei due discepoli di Emmaus…ma che aveva ancora bisogno di qualcosa, di un incontro personale con il Risorto, per questo a Tommaso che non c’era non basta il loro annuncio, la loro testimonianza, ma anche lui ha bisogno di un incontro personale e Gesù gli concederà un incontro personalissimo mettere addirittura il dito nelle sue piaghe! Ma spesso abbiamo sentito dire …perché Tommaso non aveva fede? No! lui forse ce l’aveva più degli altri la fede in Gesù e ci sono delle chiare tracce nel Vangelo, ad esempio quando annunciano a Gesù che Lazzaro è gravemente ammalato, Gesù vuole tornare in Giudea dove poco tempo prima i giudei avevano cercato di lapidarlo, gli apostoli cercano di dissuaderlo, ma di fronte alla sua risolutezza, Tommaso assume fino in fondo le conseguenze della sua scelta di seguire Maestro e dichiara: “andiamo anche noi a morire con lui”.  Tommaso non crede a chi gli fa l’annuncio, nel Vangelo non c’è scritto ma certamente avrà detto, Tu Pietro, tu Giacomo…tu Filippo...tu…tu mi venite a dire questo dopo che avete tradito, che siete tutti scappati –siamo tutti scappati -  davanti alla cattura di Gesù? Come faccio a credere a quello che mi state dicendo? E allora Tommaso se è patrono di qualcuno o di qualcosa, è patrono dei tanti delusi da noi cristiani, da una Chiesa che oggi più di ieri non lo so, mostra le sue incoerenze, i suoi peccati, il suo vivere la fede come un orpello….Eppure Tommaso non va via, rimane perché si sente coinvolto fino in fondo in questa incoerenza dei suoi amici….E Gesù viene, solo per lui, non lo rimprovera, ma gli usa misericordia e la misericordia del Signore è toccarlo, metti qui…come se gli dicesse, so che hai sofferto, che il tuo cuore sanguina ancora, guarda ….anch’io! E davanti a questa tenerezza di Gesù, a questa umanità, a questa misericordia a questo sentirsi accolto e non giudicato, Tommaso cade in ginocchio e fa per primo nel Vangelo la professione di fede, più forte di quella di Pietro...” Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio Vivente”, no, no…Tommaso dice: “Mio Signore e mio Dio”.

Questa rivelazione personale della Misericordia di cristo l’ha avuta Santa Faustina Kowalska ….la gran parte dei cristiani fino al 1978 non la conosceva, l’ha conosciuta tramite Papa Giovanni Polo II, che poi ha titolato questa 2^ domenica di Pasqua la “Domenica della divina Misericordia” azzeccando teologicamente proprio questo Vangelo di Tommaso! In questo tempo difficile, che ci è pesante, nel quale tanti cuori sanguinano per mille motivi che conosciamo...tempo in cui stiamo condividendo tante ferite (anche invisibili, chiuse tra le mura di casa nostra o nel nostro cuore) in cui emerge in noi con altre gradazioni anche tutta la difficoltà degli apostoli e di Tommaso, siamo invitati a condividere con Cristo i segni, le ferite della sua Risurrezione che rimangono e che Gesù ha portato nel cuore di Dio e se le ha portate e non cancellate significa che sono preziose. In tutte le apparizioni Gesù si è fatto riconoscere attraverso dei segni, chiamata per nome, Maria Maddalena, il pane spezzati i discepoli di Emmaus, la condivisione delle ferite per Tommaso…Ecco Gesù si farà e si fa presente  a noi con dei segni, ci siamo accorti quanti ci ha offerto anche in quest’anno difficile? Segno che non ci ha abbandonato al nostro destino ma che cammina con noi.
E allora mi viene spontaneo citare una famosa frase di San Giovanni Paolo II :“Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!”. Quello che ha fatto Tommaso e che oggi tocca fare a noi…
 
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